Avere un sistema immunitario efficiente è fondamentale per difenderci dalle malattie e dalle infezioni. Questo vale sempre, ma ancora di più in un periodo di emergenza sanitaria come quella che stiamo vivendo legata al coronavirus.

Il sistema immunitario è un sistema integrato di connessioni cellulari sensibili a vari fattori ambientali. Le difese immunitarie costituiscono un sistema complesso fatto di molti tipi di cellule differenti e con funzioni diverse. È conclamato che l’alimentazione ha un ruolo cruciale nell’influenzare il nostro sistema immunitario, modulando la secrezione di citochine pro/anti infiammatorie, la proliferazione ed il differenziamento delle cellule mieloidi e linfoidi (cellule deputate all’immunità adattativa), lo sviluppo e funzionamento degli organi linfoidi.  Le reazioni infiammatorie, quindi, sono influenzate da componenti della dieta e dalle calorie ingerite (energy food consumption). Da un lato le carenze nutrizionali possono compromettere la risposta immunitaria e renderci maggiormente esposti alle infezioni, dall’altro, un buono stato nutrizionale può prevenire la comparsa di malattie (non solo infettive) e l’immunodepressione. Bisogna ricordare che spesso la malnutrizione non significa mangiare poco, ma piuttosto mangiare male, prediligendo una dieta povera di frutta e verdura, cereali integrali e ricca invece di grassi e zuccheri raffinati.

La resistenza alle infezioni (che possono essere causate da virus o batteri) può essere migliorata fornendo all’organismo antiossidanti. Questi ultimi sono molecole che aiutano a difendersi dall’attacco di agenti nocivi e dallo stato di stress ossidativo (processo che porta alla formazione di radicali liberi ossia molecole dannose). Essi, infatti, sono in grado di prevenire o riparare i danni prodotti dai radicali liberi. La raccomandazione è di consumare tanta frutta e verdura, possibilmente fresche, ricche di tali preziosi antiossidanti quali:

  • il Glutatione: prodotto dal nostro organismo, si trova anche in alcuni vegetali tra cui l’asparago, l’avocado, gli spinaci, le pesche e le mele. Ci sono poi alimenti in grado di stimolare la produzione di Glutatione tra cui quelli ricchi di Selenio: aringhe, sarde, tuorlo d’uovo e senape, aglio, cipolla, frutta e verdura di colore rosso, latte e carne;
  • la Vitamina C: le principali fonti sono coriandolo ed erba cipollina, uva, peperoni, peperoncino, ribes nero, timo fresco, prezzemolo, rucola, crucifere (cavolo, cime di rapa, verza, broccoli), kiwi e agrumi;
  • la Vitamina E: ne sono ricchi gli olii vegetali (arachidi, mais, girasole, olio extravergine di oliva), avocado, nocciole, cereali integrali, semi di girasole, mandorle, curry, origano, kiwi;
  • la Vitamina D:  gli alimenti di origine animale più ricchi sono l’olio di fegato di merluzzo, i pesci grassi (sgombro, sardina, tonno e salmone), gamberi, tuorlo d’uovo, formaggi e burro. I funghi rappresentano l’unica fonte vegetale;
  • il B-Carotene (precursore della Vitamina A): si trova maggiormente nell’olio di fegato di merluzzo, fegato, peperoncino, carote, albicocche secche, zucca, prezzemolo, pomodori maturi, broccolo e cavolo verde.

Ci sono poi anche altri micronutrienti utili a mantenere il sistema immunitario efficiente e pronto a reagire alle “aggressioni” esterne, ossia:

  • Vitamina B6 che si trova in cereali e farine integrali, avocado, spinaci, broccoli, frutta secca; 
  • Vitamina B12 in uova, latte e formaggi, frutti di mare e pesci grassi;
  • Selenio e Zinco, metalli importanti per la loro attività antiossidante, si trovano in pesce e carne, grano e avena, legumi;
  • Ferro (in carne bovina, uova, lenticchie, acciughe, sarda, tonno) e Rame (contenuto nel fegato, funghi, lenticchie, mandorle) per la loro partecipazione all’immunità cellulare e alla produzione di anticorpi (cioè proteine prodotte dal sistema immunitario in grado di riconoscere e neutralizzare gli agenti estranei e pericolosi);
  • Arginina: aminoacido che si trova nella frutta secca, uova, pesce, carne e legumi.
  • Glutammina: aminoacido indispensabile per la sintesi di Glutatione (in uova, riso e latte); 

Delle difese immunitarie forti passano anche da un intestino sano, quindi è importante mantenere l’intestino in salute.  È nota da tempo la relazione tra l’efficacia di risposta del sistema immunitario e lo stato di salute del microbiota intestinale. 

Per mantenere in equilibrio (eubiosi) l’intestino è necessario assumere regolarmente alimenti cosiddetti probiotici (microorganismi, soprattutto batteri, viventi e attivi). Pertanto non dovranno mai mancare le verdure perché queste oltre ad essere un’importante fonte di vitamine e di antiossidanti promuovono la crescita dei batteri buoni a livello del piccolo e del grosso intestino. La mucosa intestinale, così come quella polmonare, si caratterizza per la presenza di una cospicua popolazione microbica residente. La flora batterica intestinale, quando in eubiosi, favorisce l’integrità della mucosa rafforzandone la funzione di barriera nei confronti dei patogeni e stimolando un’equilibrata risposta immunitaria. Introduciamo con regolarità alimenti probiotici fra cui alimenti latto-fermentati (yogurt, kefir, crauti) che con il loro carico di batteri aumentano la ricchezza del consorzio microbico.

L’impoverimento del microbiota intestinale (inteso come perdita di specie e di generi batterici) quindi comporta una maggiore vulnerabilità dell’ospite nei confronti delle malattie infettive. Numerosi studi scientifici hanno dimostrato che alcuni principi attivi estratti dalle piante, come la Papaya fermentata e l’Echinacea possono modulare e stimolare le difese immunitarie. L’Echinacea, inoltre, aumenta la flora batterica intestinale e può essere usata in sinergia con i probiotici in quanto ne potenzia l’efficacia.

Quando ricorrere agli integratori 

Studi sperimentali hanno dato indicazioni che la mancanza di alcuni micronutrienti (zinco, selenio, ferro, rame, acido folico, vitamina A, B6, C, ed E) altera il sistema immunitario.

Spesso solo con l’alimentazione non si riesce ad assumere queste sostanze in quantità adeguate.  Ecco allora che si ricorre agli integratori.  Attenzione però, ogni supplementazione attraverso l’assunzione di integratori alimentari, soprattutto se finalizzata all’immunostimolazione, deve essere rigorosamente personalizzata e gestita da personale medico.

Nessun supplemento, infatti, potrà mai compensare uno squilibrio nutrizionale di fondo, soprattutto se si vuole ottenere un effetto rapido, e la vera prevenzione non potrà mai essere un trattamento generalizzato di massa.  Ogni persona è diversa dall’altra e presenta una capacità di risposta individuale molto variabile. 

Attenzione alle fake news sulla vitamina C

La vitamina C è una sostanza che può aiutare a mantenere le difese immunitarie efficienti, ma certo non può prevenire, né curare il coronavirus. Non esiste evidenza scientifica a supporto di questa affermazione e nemmeno sull’efficacia di alimenti o integratori alimentari contro il nuovo coronavirus. 

Invece, tra le sostanze in grado di potenziare il nostro Sistema Immunitario c’è la vitamina D. Il nostro organismo è in grado di sintetizzarla attraverso un complesso processo di trasformazione che inizia dalla cute sotto l’irraggiamento della luce solare, prosegue a livello del fegato e termina nei reni con la formazione del composto attivo. Grazie a questo articolato processo di sintesi dovremmo poter disporre di più di 30 ng di vitamina D per ml di sangue. La realtà è che invece la gran parte di noi risulta carente. Il punto è che la scienza ha dimostrato una relazione tra epidemie influenzali e bassi livelli di vitamina D nella popolazione. Vale dunque la pena integrarla almeno durante il periodo invernale. 

 

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